Dopo un anno di silenzio, preceduto da una sequenza di successi e soddisfazioni, si è tornata a riunire – per l’ennesima sfida – la Compagnia Teatrale “instabile” AmarSim per l’impulso dell’instancabile Tonino Ragosta, commercialista di lungo corso tra i più impegnati all’interno dell’ordine professionale di appartenenza (è opportuno sottolinearlo, malgrado i numerosi impegni professionali, da decenni non ha mai mancato l’appuntamento della rappresentazione estiva, riuscendo nella difficile impresa di coniugare gli impegni professionali e quelli ludici senza lesinare qualità a nessuno dei due ambiti).
Infatti anche quest’anno la compagni AmarSim ha intrattenuto i turisti di questa splendida estate nella sontuosa cornice del Parco S.I.M. di Baia Domitia.
Stavolta la sfida per il successo lanciata da Tonino Ragosta – anima del gruppo – e dal regista/attore Gigi Matuozzo, ha riguardato il ritorno al teatro d’autore dopo il collage del 2016 quando vi furono ben tre esibizioni diverse.
Quest’anno, invece, dopo l’esperienza che vedeva coinvolte anche le nuove generazioni, si è pensato di puntare ad un ritorno al classico con un lavoro liberamente estratto e adattato dall’eredità artistica del grande teatro napoletano.
Come sempre La Compagnia “Instabile” si è rivelata instancabile esploratrice dei un teatro minimalista ed essenziale, sempre alla ricerca di lavori sconosciuti alla massa ma comunque vere e proprie perle, adeguatamente rielaborate ed adattate, per essere apprezzate anche da un pubblico ormai attento ed esigente.
Una storia, quella di questa compagnia che potremmo definire atipica, che poggia soprattutto sul trentennale rapporto tra un gruppo di amici, che hanno posto al centro dell’impegno proprio questo sacro sentimento: l’amicizia.
La rappresentazione teatrale proposta è “Poi dicono che ‘o pazz song’io”, una brillante storia che ha visto esibirsi, oltre allo stesso Gigi Matuozzo nella veste di attore e regista – Enzo Delle Curti, Mariarosaria Alifuoco, Carmen Delle Curti, Tina Cammisa e Vittorio Esposito oltre all’immancabile Tonino Ragosta componenti storici della Compagnia.
Sull’impianto consolidato degli artisti dell’AmarSIM quest’anno è stato possibile ammirare ben tre new entry: Antonio Quaranta, Carlo Granato e Mary Cutillo che si sono presentati nel migliore dei modi alla platea del pubblico domiziano, potendo contare sul supporto della solida esperienza degli esponenti storici.
Ma la vera novità di quest’anno sono state le scenografie di Paolo Mandarini, che da anni collaborava nell’ombra e che per la prima volta ha voluto firmare l’impianto scenografico della rappresentazione. Unita al coordinamento tecnico per luci e suoni dello storico responsabile Gaetano Nataloni, l’impianto sul quale si sono esibiti gli artisti è stato praticamente perfetto.
L’esperimento dello scorso anno, con il quale l’assistente della regia Marisa Di Gregorio coinvolse cinque giovani artisti in erba, quest’anno non è stato ripetuto per i tempi stretti che hanno imposto un contingentamento delle attività. Ma sicuramente porà essere ripreso considerato il successo che riscosse la macchietta “Gegé, Concettina e le sciantose”.
Fu una strategica scelta che creava un passaggio di testimone tra le generazioni per rinnovare una tradizione ultraventennale che affonda le radici in una lunga amicizia tra alcuni condomini di un Parco di vacanze, che tanti anni fa hanno deciso di riempire gli ozi estivi con la sfida del teatro.
Elencare tutti i successi colti nel corso degli anni passati è praticamente impossibile. Tra tutti i ricordi affiorano prepotenti quelli della rappresentazione di “Maga Malia”, commedia in due atti di Dino de Gennaro tenuta nel 2008. Oppure la commedia in atto unico del grande Peppino De Filippo “Cupido scherza e spazza”, con una indimenticabile <diavola> interpretata magistralmente da Mariarosaria Alifuoco.
I fedelissimi ricorderanno anche il grande successo di “Donna Chiarina pronto soccorso”, commedia in due atti di Gaetano Di Maio, con la quale la AmarSim sbancò il botteghino nel lontano 2006.
Una storia di amicizia e successi, quindi, che ha trovato terreno fertile nella passione di questi artisti – instancabili e disinteressati – alcuni dei quali, come Tonino Ragosta e tanti altri che nonostante gli impegni professionali continuano a sacrificare tempo libero per portare avanti una promessa nata per caso tanto anni fa. Ma soprattutto per rendere omaggio alla cultura, quella più disinteressata e autentica che arricchisce l’animo umano: il Teatro.
Salvatore Magliocca