Il Transgender Day of Remembrance contro odio e pregiudizio

Milano, 15 nov. (askanews) – Il 20 novembre a Monza manifestazione in memoria delle vittime trangender con il patrocinio del Comune di Monza. Appuntamento alle 15:00 in piazza Roma (Arengario) per un momento di raccoglimento con il momento del “candlelight”, interventi e testimonianze. Il Transgender Day of Remembrance (TDoR) è una ricorrenza annuale per commemorare le vittime dell’odio e del pregiudizio verso le persone transgender.

La celebrazione, che si svolge ogni 20 novembre, venne introdotta da Gwendolyn Ann Smith (attivista trans*) in ricordo di Rita Hester, assassinata a coltellate nel suo appartamento di Boston nel 1998, a un anno dalla sua morte. Questo tragico evento diede avvio al progetto web “Remembering Our Dead” e nel 1999 a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora è cresciuto sempre più fino alla nascita di commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo.

Nel corso del tempo si è data sempre più voce a tutte le storie: non solo a quelle per omicidio transfobico, ma anche a quelle che hanno ridotto le persone a un tale isolamento sociale, tanto da portarle a morte a causa di stenti, di emarginazione sociale o per suicidio. Durante la veglia vengono letti i nomi e le storie delle vittime registrate dal 1 ottobre dell’anno prima al 30 settembre dell’anno in corso. Mentre procede la lettura vengono accese delle candele per illuminare, simbolicamente, le vite che si sono spente sotto l’odio transfobico. Basti pensare che nel mondo nell’ultimo anno sono morte 372 persone trans* certificate non solo a causa di violenza, ma anche per negligenza medica, suicidio e in carcere. La maggior parte dei casi si registra in Brasile, Stati Uniti, Messico e Colombia, ma di molti paesi non ci sono dati ufficiali perchè molti paesi sono dichiaratamente trasfobici.

L’Associazione Brianza oltre l’arcobaleno, costituita a ottobre 2019, come primo evento ufficiale ha organizzato proprio il TDoR, tenuto presso una sala del Comune di Desio dello stesso anno.

“Abbiamo sempre espresso l’importanza di dare voce alla comunità Trans*, troppo spesso invisibilizzata, sfruttata all’occorrenza per fare numero, ma poi abbandonata a sé stessa per quanto riguarda il percorso di autodeterminazione e depatologizzazione” spiegano gli organizzatori che invitano tutta la comunità Trans* a partecipare attivamente alla costruzione degli eventi locali, per evitare che questo paese, ormai nelle mani dell’estrema destra, possa disfare e annullare quei pochi diritti che, faticosamente, hanno ottenuto.

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