A cura del team Hero della ASL Rm2 nell’ambito del Progetto europeo Civic

Roma, 15 dic. (askanews) – Housing, salute mentale, diritti umani e recovery: problemi e soluzioni per accrescere le competenze di utenti, famiglie, professionisti e cittadini. Sono i risultati di CIVIC (Competent Inhabitants to Valorise Inclusive Communities), un progetto internazionale, supportato dal programma europeo Erasmus+, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di Grecia, Croazia, Portogallo e Irlanda del Nord con il coordinamento per l’Italia del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Roma 2, la più grande azienda sanitaria della nazione con un bacino di utenza di circa 1,3 milioni abitanti.

Dopo due anni di lavoro è stato pubblicato su www.housing-project.eu nella sezione CIVIC il booklet finale in più lingue che in 75 pagine mette a fuoco tematiche formative, riporta esempi e propone soluzioni ad alcune questioni comuni all’abitare di persone con esperienza di disagio mentale grave, basandosi su situazioni di vita reale. In appendice “Il timone della recovery”, uno strumento di orientamento per la riabilitazione che accompagna i progetti di housing, un glossario e un’ampia bibliografia.

Nove gli argomenti principali affrontati: La scelta dell’abitazione, finanziamento e soddisfazione degli utenti – Diritti, processo decisionale e responsabilità – Valutazione, motivazione e recovery- Riabilitazione, case management e supporto tra pari – Inclusione sociale e risorse della comunità – Flessibilità e coordinamento tra i servizi, comprese le ONG – Combattere lo stigma e la discriminazione – Monitoraggio e valutazione – Educazione permanente.

“CIVIC è fondato su un approccio community-based che rappresenta la carta vincente nell’ambito dei trattamenti bio-psico-sociali in salute mentale”, spiega Massimo Cozza, psichiatra, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 2 nell’ambito del quale sono presenti 35 appartamenti supportati con circa 100 utenti. Per Giorgio Casati, Direttore Generale dell’ASL Roma 2 “si tratta di un riconoscimento europeo delle buone pratiche realizzate nell’ambito dei principi dell’integrazione sociosanitaria, stella polare della nostra azienda”.

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