Aumentati anche durante turbolenze, a differenza degli altri

Roma, 14 nov. (askanews) – I fondi cosiddetti “etici” e che dichiarano di rispettare criteri Esg (tutela di ambiente, attenzione alla “inclusività” nella governance e al tema sociale) sono meno soggetti a deflussi da parte degli investitori a seguito di fluttuazioni di breve periodo sulle quotazioni o a performance negative. Lo rileva una analisi pubblicata sul portale della Bce, osservando che questa tipologia di fondi ha mostrato una rapida crescita in numero negli ultimi anni, anche durante le fasi di turbolenze dei mercati innescate da lockdown e restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid, attorno al marzo del 2020 e successivamente.

Un moltiplicarsi dell’offerta che “contrasta con quella dei loro pari non Esg”, rileva l’analisi. In assenza di una certificazione istituzionle del rispetto dei parametri Esg, lo studio spiega che sono stati inclusi in questa categoria i fondi che semplicemente “contengono queste parole chiave nelle loro denominazioni”. In pratica una completa “autocertificazione”.

Ad ogni modo “i risultati mostrano che i fondi azionari e obbligazionali Esg mostrano un minore collegamento tra flussi (di investimenti) e debolezza della performance, rispetto ai fondi tradizionali nel periodo 2016-2020. Questa evidenza – prosegue lo studio – potrebbe riflettere il fatto che gli investitori sui fondi Esg hanno una proiezione più sul lungo termine e le loro aspettative di un miglior posizionamento di questi fondi per il futuro”.

In molti paesi del mondo, ma specialmente nell’Ue le autorità di stanno spesso sollecitando o imponendo il rispetto di parametri correlati ai principi Esg in molti settori di attività economica. La stessa Vigilanza bancaria della Bce sta spingendo sempre più affinché le banche tengano conto del concetto di “rischio climatico”, ad esempio, nelle loro attività, incorporandolo nel profilo di rischio dei loro diversi impieghi.

Secondo lo studio, questa minore correlalzione tra flussi di capitali e performance economiche “consente ai fondi (Esg) di assicurare una fonte di finanziamento stabile per la transizione verde e potrebbe ridurre i rischi sulla stabilità finanziaria, specialmente nelle fasi di turbolenza”.

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