Per ragionare su come ringiovanire il Cai e renderlo più attrattivo
Milano, 27 ott. (askanews) – Socializzazione e politiche sociali, ambiente, cultura, innovazione e scuole. Sono queste le parole chiave che spingono 97 giovani del Club alpino italiano a partecipare al “Camp giovane Cai Apuane 2022” che si terrà dal 29 ottobre al 1 novembre, tra Seravezza e la frazione di Minazzana, in provincia di Lucca. L’iniziativa è organizzata dal Cai nazionale e dal gruppo della Toscana. Saranno quattro giorni di discussioni e “attività in ambiente” dedicati al ruolo e al potenziale delle donne e degli uomini dai 16 ai 40 anni all’interno del Club alpino italiano. Si tratta di presidenti e presidentesse di Sezione under 40, titolate e titolati nazionali e regionali under 30 e qualificati e qualificate sezionali under 25. La partecipazione è inoltre stata aperta ai Soci e alle Socie tra i sedici e i quarant’anni anni. “Solo il 5% della nostra classe dirigente territoriale ha meno di quarant’anni e solo il 14% dei tesserati ne ha meno di venticinque” spiega il presidente generale del Cai, Antonio Montani, aggiungendo “ritengo che i membri under 30 già attivi nel sodalizio vadano portati ai livelli dirigenziali: non è possibile pensare che una classe dirigente anziana possa essere in grado di attuare politiche giovanili, con linguaggi, iniziative e idee adatte”. “Da qui l’idea di convocare questi soci di giovane età e farli discutere tra loro, in autogestione, su cosa il Cai può fare per essere più attrattivo”. Al centro del Camp i tavoli tematici, “le fondamenta dei workshop focalizzati sulle azioni per promuovere la partecipazione giovanile nel Cai e sugli scenari per un Sodalizio a misura di giovane”. I tavoli “saranno intesi come dei contenitori di idee e proposte declinate attraverso diversi argomenti: dalla socializzazione (scambio tra i giovani dentro e fuori dal Cai), all’ambiente, passando per le attività, la vita di sezione e le politiche sociali, la comunicazione, la cultura e l’informatizzazione, intesa come innovazione tecnologica e le scuole”. L’intenzione, spiega sempre il Cai, “è quella di mantenere i tavoli attivi anche dopo l’incontro, permettendo anche ad altre ragazze e ragazzi di portare il loro contributo nel tempo”. Infatti, l’idea è quella di organizzare un camp invernale in cui riunire i tavoli di lavoro. continua a leggere sul sito di riferimento