Per miglior accesso al credito e per l’anticipo della liquidità
Milano, 23 nov. (askanews) – Intesa Sanpaolo mette a disposizione del Consorzio Granterre, che raggruppa i caseifici produttori d’eccellenza del Parmigiano Reggiano, 40 milioni di euro per un’operazione di confirming, strumento che consente di anticipare, per l’intera filiera di fornitura appunto del Parmigiano Reggiano, la liquidità derivante dalle vendite del formaggio.
Il confirming è una soluzione finanziaria pensata per ottimizzare la gestione del circolante all’interno di una filiera produttiva, facilitando i pagamenti tra un’azienda acquirente di beni e servizi e i suoi fornitori. In particolare, i fornitori della azienda capofiliera hanno la possibilità di richiedere alla banca l’anticipo dei crediti che vantano verso il capofiliera, a condizioni favorevoli grazie all’estensione del merito creditizio del fornitore con possibilità di dilazionare il pagamento.
Il Consorzio Granterre raggruppa 14 caseifici cooperativi, che a loro volta rappresentano circa 500 allevatori conferenti, aggrega circa 650 soci e 700 aziende agricole nelle provincie di Modena, Bologna, Mantova e Reggio Emilia. I caseifici di Granterre producono circa il 15% dell’intera produzione del comprensorio del Parmigiano Reggiano che viene poi distribuito a marchio Parmareggio.
Grazie a questo accordo, i fornitori avranno l’opportunità, accedendo a una piattaforma online dedicata, di ottenere una gestione evoluta del proprio capitale circolante per avere condizioni economiche competitive e rapidità sia nei processi di delibera del merito creditizio sia nella richiesta dell’anticipo fatture alla banca mentre risponde ai bisogni dell’acquirente di stabilizzare la filiera produttiva e di ottenere dilazioni di pagamento nei confronti dei fornitori o della banca.
A livello nazionale nel comparto agro alimentare Intesa Sanpaolo, tramite la direzione Agribusiness, ha già avviato 106 contratti di confirming, oltre a 170 contratti di filiera che hanno coinvolto oltre 6.500 fornitori, un giro d’affari complessivo di oltre 22 miliardi di euro e oltre 22.000 dipendenti del capo-filiera.