Monitor Intesa Sp: Aumentano flussi verso Germania primo mercato di sbocco

Milano, 20 dic. (askanews) – I distretti della pasta e dei dolci hanno contribuito maggiormente alla crescita dell’export agroalimentare nel primo semestre del 2022, superando 1,9 miliardi di export in valore, (+23,4%), una filiera tra le più energivore che sta risentendo anche degli incrementi di prezzo di molte materie prime agricole (frumento in primis), trasferendo in parte i maggiori costi sui listini. E’ quanto emerge dal Monitor dei distretti agro-alimentari italiani nel primo semestre 2022, curato dalla direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo.

Tra i distretti della filiera, si distingue in particolare il comparto pasta dell’alimentare di Parma, con 119 milioni di euro in più rispetto al primo semestre del 2021 (+27%) con crescite a doppia cifra anche per i dolci di Alba e Cuneo (+12,7%), i dolci e pasta veronesi (+16,3%), la pasta di Fara (+36,5%) e i comparti pasta dell’alimentare napoletano (+47,4%), dell’alimentare di Avellino (+23,4%) e dell’olio e della pasta del barese (+40,6%).

Per contributo alla crescita si distinguono i distretti vitivinicoli, che superano i 3,2 miliardi di euro di export in valori correnti, 361 milioni in più rispetto al primo semestre del 2021(+12,6%). Il distretto più importante in termini di valori esportati, con oltre un miliardo nei primi sei mesi del 2022, è quello dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato, che ha registrato un progresso del 5,7% rispetto allo stesso semestre del 2021. Registrano un’ottima evoluzione anche i vini del veronese (+11,6%) e i vini dei colli fiorentini e senesi (+15,8%), ma la migliore performance viene dal Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+32,6%).

La filiera dei distretti agricoli cresce complessivamente del 4,3% nel primo semestre del 2022, con il maggior contributo dal distretto dell’ortofrutta del Barese, che passa dai 126 milioni del primo semestre del 2021 a 262 milioni dello stesso periodo del 2022. Oltre all’ortofrutta romagnola soffrono anche le mele del Trentino, la nocciola e la frutta piemontesi e il comparto agricolo dell’ortofrutta e conserve del Foggiano.

Crescite diffuse per i distretti delle conserve: le conserve di Nocera hanno registrato un +18,9%; per le confetture e i succhi di frutta del Trentino-Alto Adige +30,1% e per i comparti conserve dell’alimentare napoletano +32,1% con l’alimentare di Parma +25,8%. Unica eccezione il comparto conserve dell’ortofrutta e conserve del Foggiano che continua a perdere terreno sui mercati esteri (-6,4% nel primo semestre del 2022). Per i distretti delle carni e salumi, alla forte crescita dei salumi del Modenese (+22,8%) si contrappone il calo delle carni di Verona (-12,1%) con boom di vendite sui mercati esteri per i salumi di Reggio Emilia (+49,9%).

Anche tra i distretti del lattiero-caseario si registrano performance altalenanti. Il primo distretto per valori esportati, il lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale, dopo l’ottimo risultato del 2021 (+15,4%), chiude il primo semestre del 2022 con una crescita del 22,9%. Dinamica simile anche per la mozzarella di bufala campana (+27,1%) e per il lattiero-caseario parmense (+16,1%) mentre si registra una contrazione per il Lattiero caseario di Reggio Emilia (-3%) e per il Lattiero-caseario sardo (-5,5%).

Forte accelerazione per la filiera dell’olio (+33,9%), che si accompagna però a un elevato incremento dei prezzi sui mercati esteri per la produzione di oli e grassi (+22%). Il distretto dell’olio toscano chiude il primo semestre del 2022 con un +32,3%. Molto positivi i risultati anche dell’olio umbro (+35,9%) e del comparto olio barese (+43,4%).

I due distretti del riso si muovono all’unisono: il riso di Vercelli registra una crescita del 23,5% con stessa dinamica anche il Riso di Pavia (+39,7%). Nella filiera del caffè, tutti i distretti proseguono il trend positivo del 2021: il distretto del caffè, confetterie e cioccolato torinese (+22,2%), il caffè di Trieste (+28,3%) e il caffè e confetterie del napoletano (+17,2%). Recupera i livelli pre-pandemia anche il distretto dell’ittico del Polesine e del Veneziano (+19,1%; +8,4% rispetto al primo semestre del 2019).

Sono in crescita le esportazioni dei distretti agro-alimentari verso tutti i principali mercati di destinazione. Crescono i flussi verso la Germania, primo mercato di sbocco (+7,4% nel primo semestre del 2022), in incremento i flussi verso gli Stati Uniti (+14,7%), buoni risultati anche verso la Francia (+16,7%), riprendono a crescere anche le vendite sul mercato britannico (+15,8%), Continuano a incrementarsi le vendite verso le economie emergenti, che nel complesso raggiungono la soglia del 20% sul totale delle esportazioni distrettuali agro-alimentar

continua a leggere sul sito di riferimento