Abbassate previsioni produzione cereali in calo dell’1,8% nel 2022
Milano, 4 nov. (askanews) – I prezzi mondiali delle materie prime alimentari sono rimasti sostanzialmente stabili a ottobre, con l’aumento dei prezzi dei cereali più che compensato dal calo delle quotazioni di altri prodotti di base. E’ quanto riferisce la Fao riportando il suo indice dei prezzi alimentari ad ottobre. L’ Indice Fao dei prezzi alimentari ha registrato una media di 135,9 punti durante il mese di ottobre, leggermente al di sotto del livello di settembre. Con l’ultimo aggiornamento, l’indice è sceso del 14,9% rispetto al massimo storico registrato a marzo 2022, mentre è rimasto del 2% al di sopra del livello di ottobre 2021. Rialzo del 3% per i prezzi dei cereali, secondo l’indice Fao. I prezzi mondiali del grano sono aumentati del 3,2%, riflettendo principalmente le incertezze legate alla Black sea grain initiative e anche una revisione al ribasso per le forniture negli Stati Uniti. I prezzi internazionali dei cereali grezzi sono aumentati del 3,5% da settembre, con i prezzi del mais in ulteriore aumento a causa delle minori prospettive di produzione negli Stati Uniti e nell’Unione Europea, insieme alle condizioni di semina a secco in Argentina e all’incertezza sulle esportazioni dall’Ucraina. I prezzi internazionali del riso sono aumentati dell’1%. Per quanto riguarda i prezzi dell’olio vegetale, l’indice è sceso dell’1,6% a ottobre e si è attestato a quasi il 20% al di sotto del livello dell’anno precedente. In calo dell’1,4% anche l’Indice Fao della carne e dello 0,6% dello zucchero. La Fao ha inoltre abbassato le previsioni a livello mondo per la produzione di cereali nel 2022 a 2.764 milioni di tonnellate, con un calo dell’1,8% rispetto al 2021. Mentre la produzione mondiale di grano è ora prevista a 783,8 milioni di tonnellate nel 2022, si prevede che la produzione mondiale di cereali grossolani, il più alto di tutti i tempi, scenderà del 2,8% a 1,467 miliardi di tonnellate. La produzione mondiale di riso è prevista a 512,6 milioni di tonnellate, in calo del 2,4% rispetto al massimo storico del 2021, ma è comunque un raccolto medio complessivo. L’utilizzo mondiale dei cereali nel 2022/2023 dovrebbe ora scendere a 2,778 miliardi di tonnellate, lo 0,7% al di sotto del livello del 2021/22. Allo stesso modo, si prevede che le scorte mondiali di cereali alla fine della stagione nel 2023 si contrarranno del 2% rispetto ai livelli di apertura, scendendo a 841 milioni di tonnellate. Sulla base di queste previsioni, si prevede che il rapporto tra stock di cereali e consumo scenderà al 29,4% nel 2022/23 dal 30,9% dell’anno precedente. Si prevede che il commercio mondiale di cereali nel 2022/23 registrerà una contrazione del 2,2% a 469 milioni di tonnellate. continua a leggere sul sito di riferimento