Laureato l’80% dei candidati, elevata età media nuovi ingressi

Roma, 2 feb. (askanews) – Il comparto pubblico è ancora attrattivo. La partecipazione delle donne ai concorsi è più alta rispetto a quella degli uomini. Resta elevata l’età media dei nuovi ingressi e l’80% dei candidati alle procedure concorsuali ha una laurea. E’ quanto rileva il rapporto Formez P.A. 2022 presentato nella sede dell’associazione della stampa estera in Italia e curato dal centro studi e attività internazionali.

Dall’analisi del bilancio dell’attività di gestione delle procedure concorsuali negli ultimi dodici anni emerge, dunque, la persistente attrattività del comparto pubblico, anche se con le ormai consolidate asimmetrie territoriali, evidenti soprattutto dai dati sulle procedure concorsuali semplificate che hanno visto in media 102,3 candidature per ogni posto assegnato (67 le candidature medie per ogni posto bandito dalle procedure concorsuali ordinarie).

La partecipazione delle donne è elevata: 6 candidati su dieci risultati idonei sono donne. Si registra poi l’elevata età media dei nuovi ingressi (36 anni) nelle pubbliche amministrazioni, aspetto decisivo per il raggiungimento dell’obiettivo di abbassare l’età media del personale pubblico. Inoltre, l’elevato livello di scolarizzazione dei candidati (l’80% dei candidati possiede infatti una laurea) e la persistente difficoltà a coprire il fabbisogno di profili professionali tecnici o particolarmente specializzati o emergenti, che già dalle prove iniziali (eventuali preselettive e scritti) registrano un abbattimento della partecipazione rispetto alle candidature (sotto al 30% dei convocati per statistici, informatici, ingegneri e architetti).

Ma c’è anche un dato che fa riflettere: l’affacciarsi sulla scena del fenomeno delle rinunce da parte dei vincitori, probabilmente derivato, in un sistema più moderno e ordinario, anche dalla cannibalizzazione tra procedure per profili assimilabili a vario titolo. In primis per i requisiti di accesso richiesti, tra i quali i candidati vincitori scelgono in base a criteri di utilità soggettiva, quale la stabilità del rapporto di lavoro o la sede di servizio. Per esempio, il 41,5% dei candidati ai concorsi banditi dal 1 gennaio 2021 al 30 giugno 2022 ha partecipato a più procedure; il 26% di questi è risultato idoneo a due o più concorsi.

Il rapporto oltre al volume sui dati principali (Formez at a glance) è composto da altri tre volumi dedicati ai temi del reclutamento, della transizione digitale e dello sviluppo delle aree interne. Rilancia la lunga e ricca tradizione editoriale di Formez P.A., da sempre osservatorio privilegiato della pluralità dei processi pubblici, mettendo al servizio degli associati dell’istituto, dei policy maker e della collettività dati e informazioni per una lettura puntuale della complessità della macchina pubblica.

“Il rapporto Formez P.A. 2022 non solo intende restituire un quadro completo della gestione e delle funzioni dell’istituto, evidenziando i principali indicatori e risultati positivi registrati nel corso degli ultimi anni, ma anche offrire spunti di analisi e riflessione su alcune tematiche chiave per il settore pubblico – ha affermato Alberto Bonisoli, presidente dell’istituto in house alla presidenza del consiglio, dipartimento della funzione pubblica – nel variegato panorama della pubblica amministrazione italiana, Formez P.A. assume un ruolo centrale ed è ormai una delle realtà di consulenza e formazione più rilevanti. L’istituto è uno degli attori principali nei processi di reclutamento di personale e digitalizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi che stanno coinvolgendo le P.A.”.

Il direttore generale Patrizia Ravaioli ha sottolineato che “nei suoi quasi sessant’anni di vita, Formez P.A. ha saputo seguire la trasformazione della pubblica amministrazione, accompagnandone le riforme e sostenendo il suo processo di innovazione per poter affrontare con i mezzi necessari le sfide del futuro. Il rapporto conferma la centralità dell’istituto al servizio delle amministrazioni pubbliche, con centinaia di progetti di formazione e consulenza su tutto il territorio nazionale. Il nostro obiettivo resta quello di continuare a mettere a disposizione delle P.A. del Paese le nostre competenze ed esperienze, per migliorare e rafforzare la loro capacità di soddisfare i bisogni dei cittadini e delle imprese, sulla base degli indirizzi del dipartimento della funzione pubblica”.

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