“Internazionalizzazione non vuol dire solo export. La trasferta a Singapore, la prima all’estero dell’Unione giovani dottori commercialisti, ci ha dato la possibilità di conoscere da vicino un Paese che rappresenta una calamita per l’insediamento di attività commerciali di investitori esteri.
Il sistema amministrativo trasparente e i benefici fiscali sono solo alcuni dei fattori che l’hanno resa la meta prediletta per chi intende investire nel sud-est asiatico. I servizi finanziari e bancari sono tra i più sofisticati al mondo e le opportunità di investimento sono illimitate.
Inoltre, Singapore è uno dei pochi luoghi al mondo che consente agli imprenditori di aprire società e renderle operative in poco tempo grazie all’efficienza del sistema giudiziario, a chiare regole sull’importazione, e alla configurazione delle infrastrutture. Una piazza privilegiata per le imprese, al contrario di quanto accade purtroppo in Italia, dove le condizioni per investire sia sul mercato italiano che estero non sono così lineari”.
Lo afferma Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.
“In generale, l’ordinamento giuridico singaporiano non contiene norme che discriminano le imprese straniere; al contrario, garantisce stabilità grazie a un elevato grado di certezza del diritto e a una serie di incentivi e agevolazioni”, evidenzia Michela Sarli, tesoriere dell’IUYA (International Union Young Accountant).
“Da tempo il Paese coltiva, inoltre, intense relazioni con l’Italia, dalla quale importa principalmente prodotti alimentari e beni di lusso. Il passaggio della città-stato nella white-list del Mef rappresenta un elemento essenziale per un ottimale svolgimento delle relazioni economiche e finanziarie tra i due Paesi.
Per tutte queste ragioni e per molto altro, abbiamo scelto Singapore per la prima trasferta all’estero dell’Unione giovani dottori commercialisti, di cui IUYA si è resa promotrice in collaborazione con ApriEuropa. Abbiamo avuto il privilegio di un assaggio di questa realtà, vestiti da attenti commercialisti, con la voglia di apprendere e condividere che caratterizza lo spirito unionistico e di IUYA.
Abbiamo fatto un salto nel futuro, come ci viene sempre richiesto per costruire al meglio nel presente”.
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