Ministro: investiamo sulle nostre imprese e sulla loro tutela

Milano, 20 dic. (askanews) – “Va riequilibrato certamente il sistema pensionistico italiano: alcuni segnali sono stati dati in questa legge di bilancio, qualcuno ci ha contestato che abbiamo scelto di rafforzare le pensioni più basse aumentando di meno le pensioni più alte, e però qualche sacrificio nel momento nel quale non ci sono sufficienti risorse per far contenti tutti, lo devono fare quelli che hanno di più. Ma noi dobbiamo fare un altro tipo di scelta che è tagliare gli sprechi e di rimodulare dei provvedimenti, come il reddito di cittadinanza, che incidevano su chi ha bisogno e non può lavorare in egual modo rispetto a chi potrebbe lavorare. Per riuscire a fare davvero un salto di qualità e quindi, migliorare ulteriormente il sostegno a chi ha lavorato una vita e ha tutelato e difeso il nostro patrimonio come i nostri agricoltori, si deve far crescere la ricchezza. Perché per ridistribuire bisogna prima avercela la ricchezza, perché se spendi tutto quello che hai facendo finta di redistribuire, in realtà stai impoverendo una nazione, un po’ come è successo negli ultimi anni”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano delle pensioni minime degli agricoltori a margine del Consiglio direttivo della Confederazione italiana agricoltori (Cia).

“Per fare crescere la ricchezza, redistribuirla e aumentare in maniera dignitosa le pensioni minime bisogna che investiamo sulle nostre imprese e sulla loro tutela: i segnali sono positivi” ha proseguito il ministro, aggiungendo che “gli operatori della Grande distribuzione, con i quali ho parlato ad un incontro dei 500 milioni che il governo ha stanziato per i più deboli, per farli diventare una cifra più consistente attraverso un’operazione di effetto leva che coinvolga anche i produttori e i distributori, mi hanno detto che registrano al consumo un aumento dell’ottimismo, dovuto a una compagine solida che da una prospettiva di lungo termine e che porta un beneficio al Pil, al consumo, un aumento della ricchezza e della disponibilità economica”.

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