Con meccanismo volontario per ricollocamenti predisposto a giugno

Bruxelles, 14 nov. (askanews) – Dopo la “Dichiarazione di solidarietà” firmata da una ventina di paesi europei nel giugno scorso, l’Italia ha potuto mandare soprattutto in Francia e in Germania una parte dei migranti illegali sbarcati sul suo territorio, come principale beneficiaria di un meccanismo di ricollocamenti volontari che ha cominciato subito a funzionare.

Lo ha ricordato oggi a Bruxelles la portavoce per gli Affari interni della Commissione, Anitta Hipper, durante il briefing quotidiano per la stampa.

“Stiamo lavorando in modo molto stretto – ha detto la portavoce – con tutti gli Stati membri per assicurare che siano predisposte soluzioni comuni” riguardo agli sbarchi dei migranti nei paesi più esposti e alla loro redistribuzione negli altri paesi europei.

C’è “il meccanismo volontario di solidarietà, che è stato predisposto molto rapidammente – ha ricordato Hipper – dopo che abbiamo avuto la ‘Dichiarazione di solidarietà’ a giugno”, promossa dalla presidenza di turno francese del Consiglio Ue, e firmata da 21 paesi europei (Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Croazia, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Norvegia, Svizzera, Liechtenstein).

“Abbiamo organizzato delle riunioni della ‘Piattaforma di solidarietà’, che si incontra regolamente con questi Stati membri” per discutere come redistribuire i migranti dopo gli sbarchi. “L’Italia – ha sottolineato la portavoce – è il primo beneficiario” di questo meccanismo, “con la Francia e la Germania che hanno assicurato un rapido ricollocamento di 117 persone. So che questo numero non sembra alto, ma – ha precisato – abbiamo impegni per 8.000 ricollocamenti”.

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