In Sala Assoli dall’11 al 15 gennaio il secondo appuntamento di “We Love Enzo” con Cristina Donadio e Giuseppe Affinito
Aveva debuttato come monologo nel 1994. Poi, nel 2001, “Ritornanti” di Enzo Moscato è apparso al Festival di Santarcangelo in una veste plurale, con il poeta-drammaturgo affiancato da Cristina Donadio, nelle vesti di Little Peach, una stripteuse son malgré, e da un bambino di pochi anni, Giuseppe Affinito, cresciuto con lui, evocazione del Monaciello.
Venti anni dopo i tre attori sono di nuovo insieme in scena: da mercoledì 11 a domenica 15 gennaio (feriali ore 20,30, festivo ore 18,00). “Ritornanti” è in scena alla Sala Assoli di Napoli, maturo del tempo trascorso, delle esperienze raccolte, delle evoluzioni subite.
Un’occasione, quindi, che fa dell’atto liturgico-teatrale in sé del “ritorno” un evento poetico di confronto e collegamento tra mondi im-possibili, eterni, atemporali. Il recital/reading contiene brani tratti da “Spiritilli”, “Little Peach” e “Cartesiana“ ed è prodotto da Casa del Contemporaneo .
Ri-tornare, ri-percorrere, ri-sentire, ri-pronunciare, è, forse, l’atteggiamento che pratico di più, e più spesso, con le mie cose di teatro”, scrive Moscato.
“Soprattutto all’indomani della prima di un nuovo spettacolo, quando, magari, (e miracolosamente) mi sia riuscito di mettere a punto qualche significativa svolta, formale o tematica, lungo il mio, non sempre lineare, camminare drammaturgico: qualche nuova rottura, qualche nuovo azzardo, qualche inedito desiderio di “ferita” o salto, linguistici, nell’ignoto vuoto dell’“espressivo” (rubo, con piacere, questo termine, ad Anna Maria Ortese).
Del resto – aggiunge -, nessuna parola già detta andrebbe abbandonata mai, in teatro. Nessun movimento, nessun gesto, nessun respiro, già vissuti, dovrebbero venir considerati finiti, de-finiti, esautorati. Morti”.
La pièce rappresenta il secondo appuntamento di “We Love Enzo”, quattro produzioni, quattro performance che artisti del peso di Tonino Taiuti, Benedetto Casillo e Cristina Donadio hanno pensato di dedicare allo straordinario poeta e drammaturgo con cui hanno condiviso negli anni mood e parole, e naturalmente il giovane Giuseppe Affinito, allevato e nutrito sin da bambino dalla sensibilità e dalla poetica di Enzo Moscato, che proporrà una sua versione di “Pièce Noire” assieme a un gruppo di giovani attori.
Dopo la brillante performance di Tonino Taiuti in “Play Moscato”, gli ultimi due spettacoli in programma saranno “Pièce noire” per la regia e l’interpretazione di Giuseppe Affinito, dal 18 al 22 gennaio, con Luciano Dell’Aglio, Domenico Ingenito, Anita Mosca, Rino Rivetti e Angela Dionisia Severino, seguito da “Ultimo arrivato… a casa Moscato” di e con Benedetto Casillo, dal 25 al 29 gennaio, affiancato da Enza Barra, Salvatore Chiantone e Amelia Longobardi. Infine il 30 gennaio alle ore 18,00 l’associazione “Centro Studi sul Teatro Napoletano Meridionale ed Europeo” chiude “We Love Moscato” con un colloquio sulla sua opera a cura di Antonia Lezza.
“Il nomadismo della ricerca – continua Moscato -, lo spostamento continuo del limite attraverso i suoi territori, non dovrebbe esser disgiunto mai dal rassicurante, naturale, portarsi appresso sempre le proprie cose, il proprio passato, le proprie masserizie, ideologiche o grammaticali: passi già percorsi, sentieri già battuti, contagi e mali già esperiti, o, magari, chissà? per quale grazia o imperscrutabile sventura, già scampati, mai avuti.
Non per riproporli, certo, così come sono o come sono stati, bensì per fare esattamente il contrario: farli agire, respirare, dibattersi, accanto o dentro un nostro spirito cambiato, nuovo; accanto o dentro un nostro differente modo di capirli o percepirli, e, con essi, con questi “altri” sentimenti, investirli, nutrirli, vivificarli. In una parola: ri-amarli.
E, attraverso noi, sperare che anche il pubblico sia colto dallo stesso, medesimo, irresistibile “coup de foudre“.
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