Dovrebbe essere la secondogenita Ju Ae

Roma, 27 nov. (askanews) – Il leader supremo nordcoreano Kim Jong Un ha fatto la sua seconda apparizione in pubblico assieme alla figlia. Lo mostrano i media di stato di Pyongyang.

Kim è apparso con quella che dovrebbe essere la sua secondogenita, Kim Ju Ae, per una foto legata alle celebrazioni per il lancio recente di un missile balistico intercontinentale. La ragazza indossa nelle foto un lungo cappotto nero con collo di pelliccia. I capelli sono legati indietro. Tiene la mano sotto il braccio del padre o sulla spalla, quando lui è seduto.

La presenza pubblica di familiari di Kim è guardata con attenzione dagli osservatori internazionali: è tradizione della “dinastia” iniziata col nonno dell’attuale leader, Kim Il Sung, che il figlio considerato più promettente dal capofamiglia gli si affianchi per poi prendere le redini del comando al momento opportuno (cioè alla morte del leader). Nella storia di questa bizzarra – e unica, nel mondo del socialismo reale – discendenza familiare di leader non sono mancate sorprese e eventi anche sanguinosi nelle lotte per la successione.

La KCNA, agenzia ufficiale nordcoreana, sostiene che alla cerimonia hanno preso parte “combattenti della Compagnia Bandiera rossa, ufficiali, scienziati e tecnici dell’istituto di ricerca per la difesa e lavoratori della fabbrica di munizioni che hanno dato un grande contributo al lancio del (missile balistico intercontinentale) Hwasong-17 il 18 novembre”. E aggiunge che Kim “è apparso alla foto di circostanza assieme alla sua amata figlia”.

La ragazza era apparsa per la prima volta in pubblico proprio al lancio della missile balistico del 18 novembre.

Kim ha lodato la fedeltà e l’efficienza del personale coinvolto nella produzione e nel lancio del missile, un vettore in grado di raggiungere qualsiasi punto anche degli Stati uniti. E ha detto che s’attende dagli scienziati, tecnici e operai dell’industria della difesa “una lotta all’ultimo sangue per espandere e rafforzare la capacità di deterrenza nucleare del paese a una velocità eccezionale”. Ha poi accordato una raffica di promozioni e ha nominato “Eroe della Repubblica democratica popolare di Corea, detentore della Medaglia Stella d’Oro e dell’Ordine della Bandiera nazionale di Prima classe” il veicolo di lancio n. 321, da cui è partito il missile.

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