Il 6 dicembre organizzato dall’associazione RomAgricola
Roma, 29 nov. (askanews) – “Roma invisibile” è il titolo del convegno organizzato dall’associazione RomAgricola, con il contributo della Regione Lazio, dell’Università La Sapienza e Roma Tre, per martedì 6 dicembre dalle 15,30 alle 19 presso il Palazzo Senatorio in piazza del Campidoglio.
Intervengono il portavoce di RomAgricola, Matteo Amati, il docente di urbanistica dell’Università La Sapienza, Carlo Cellamare, il presidente Arsial-Regione Lazio, Mario Ciarla, il presidente dell’Associazione Terra!, Fabio Ciconte, l’urbanista Vezio De Lucia, l’urbanista del Cnrs di Parigi, Albert Levy, il professore emerito dell’Università di Firenze, Alberto Magnaghi, il presidente della Cooperativa Agricoltura Nuova, Carlo Patacconi, la storica e urbanista, Alessandra Valentinelli, l’assessore all’Urbanistica di Roma, Maurizio Veloccia.
Roma è il comune agricolo più grande d’Europa, sia per estensione (63.000 ettari) che per quantità e qualità dei prodotti della terra e può essere definita la Capitale Europea dell’Agricoltura e del Verde (la superficie pubblica coltivabile supera i 10.000 ettari). Questo enorme patrimonio è un grande valore per la città e potrebbe creare centinaia di posti di lavoro anche per le ragazze e ragazzi diversamente abili. L’agricoltura non ha solo il valore di centralità per la ripresa economica del paese: è una barriera alla devastazione del territorio e alla salvaguardia dell’ambiente e allo stesso tempo il lavoro dei campi è fonte di occupazione e riscoperta di valori umani, produttivi e culturali. Le Amministrazioni Pubbliche di altre città europee, hanno già risposto a questa nuova esigenza etica della comunità nonostante il loro patrimonio agricolo sia di gran lunga inferiore a quello romano.
L’obiettivo è quello di valorizzare e recuperare l’agricoltura cittadina e periurbana, assumendo la centralità strategica, poiché in grado d’integrare aspetti molteplici quali la difesa del suolo, dell’ambiente, la vivibilità urbana, la qualità alimentare, la creazione di lavoro qualificato, la solidarietà e l’integrazione sociale, l’accoglienza degli immigrati, l’educazione ambientale, la sperimentazione e l’ innovazione.
Il convegno è la premessa inoltre per la realizzazione della mostra negli spazi del Macro Testaccio, che verrà inaugurata a febbraio 2023. Questo progetto espositivo sarà il proseguo del percorso che già era stato avviato con la mostra “La Terra come patrimonio Comune 1997/2017 – Quarant’anni d’impegno dall’occupazione delle terre alla creazione delle coop agricole e sociali”. Il tema conduttore della mostra al Macro Testaccio sarà “Roma città a consumo di suolo zero” con rilancio dell’agricoltura urbana e periurbana e presenterà documenti, filmati, materiali fotografici che in questi anni sono stati prodotti dalle Associazioni e Gruppi che hanno lavorato nei territori e contributi degli urbanisti e dei tecnici del progetto Carma, che lavora da anni a Parigi sui temi legati all’agricoltura, ambiente e sviluppo sostenibile della città metropolitana della capitale francese.
L’allestimento dell’esposizione sarà affidato allo studio di progettazione scenografica Mekane che vanta, tra gli altri, un’esperienza trentennale nella realizzazione di mostre per i più prestigiosi musei nazionali e internazionali tra cui l’allestimento scenografico dell'”Albero della Vita” e del “Padiglione zero” per l’Expo Milano 2015 e per l’Expo Dubai 2021.
L’Associazione RomAgricola è costituita da urbanisti, tecnici agronomi, Cooperative Agricole Sociali come Agricoltura Nuova, Cobragor, Coraggio e altre ancora: tutte realtà che da decenni si occupano di agricoltura biologica e integrazione sociale. In questi ultimi anni sono state intraprese diverse iniziative, dalla mostra sull'”Occupazione delle terre”, nel Museo di Roma a Trastevere, al successivo Convegno in Campidoglio, alle varie iniziative che abbiamo svolto nei luoghi periferici della città per sensibilizzare e coinvolgere i cittadini su temi così importanti.