Nella passeggiata spaziale ero a mio agio nell’ambiente
Milano, 20 ott. (askanews) – Durante l’attività extra veicolare “mi sono sentita in un ambiente familiare, che corrispondeva all’addestramento, ed ero molto concentrata sul mio compito per completare la missione”. Lo ha detto l’astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea Samantha Cristoforetti, nel corso di una conferenza stampa della NASA con gli altri membri dell’equipaggio della Spedizione 68, di cui la Cristoforetti è stata il comandante. “Quando diventi comandante – ha aggiunto – devi pensare alle possibili situazioni d’emergenza e alle decisioni che devono essere prese per garantire la sicurezza dell’equipaggio. Per fortuna poi nulla di questo è accaduto”. Samantha Cristoforetti ha parlato anche degli ambienti spaziali, nell’ottica dello sviluppo di voli commerciali, non più riservati ai soli astronauti: “Occorre una transizione – ha spiegato – da quello che abbiamo adesso, ossia ambienti che sono stati adattati per la presenza degli esseri umani ad altri che la tecnologia dovrà invece concepire fin dall’inizio per ospitare delle persone”. L’astronauta dell’ESA, poi, ha risposto anche a una domanda sul suo travestimento in stile 2001 Odissea nello Spazio, il film di Stanley Kubrick del 1968 che ha segnato l’immaginario spaziale di generazioni, un’idea, ha detto Cristoforetti, nata dall’idea di provare sempre a gettare un ponte verso le altre culture. continua a leggere sul sito di riferimento