Focus su innovazione, sostenibilità e transizione ecologica
Roma, 15 nov. (askanews) – Taglio del nastro per lo Smart Energy Summit, l’evento organizzato dall’Angi (associazione nazionale giovani innovatori) con il supporto istituzionale degli uffici del Parlamento europeo in Italia e la main partnership di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale. L’appuntamento si è svolto nella cornice dell’Europe Experience del Parlamento Europeo, il nuovo spazio espositivo dedicato all’Ue e intitolato all’ex presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.
L’evento si è proposto come volano per la sensibilizzazione all’approfondimento dello sviluppo e della diffusione dell’innovazione e della sostenibilità per la transizione energetica. Il summit, infatti, ha rappresentato un’occasione per riflettere sui trend e sulle prospettive future, analizzando l’evoluzione del settore dell’energia quale motore della ripartenza economica, e rispettando gli obiettivi e le sfide legate alla sostenibilità ambientale e al futuro green.
“L’attuale crisi energetica, considerando anche il contesto geopolitico, ha evidenziato la necessità di promuovere nuove fonti rinnovabili e di diversificare l’approvvigionamento energetico dell’Ue. Inoltre, evidenziando la situazione del nostro Paese, anche l’Italia vuole guidare la transizione verde per contrastare la crisi climatica attraverso l’attuazione di diversi progetti che fissano gli obiettivi da raggiungere in tema di rinnovabili: il Pnrr, il Pniec (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima) e la Strategia nazionale di lungo termine della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. D’altronde, attraverso il Summit perseguiamo l’obiettivo di far nascere sempre maggiori opportunità di confronto per approfondire le tematiche di economia circolare considerate ormai essenziali per sviluppare un’autonomia energetica sostenibile capace di permettere alle comunità di connettersi tra loro in modo innovativo”, ha spiegato il presidente dell’Angi, Gabriele Ferrieri.
“L’innovazione rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo e la diffusione delle fonti rinnovabili nel nostro Paese: le nuove soluzioni digitali potranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione della transizione energetica, una profonda trasformazione che è al contempo una grande occasione e opportunità di evoluzione anche culturale e tecnologica. Terna, da questo punto di vista, si sta già impegnando concretamente: nell’aggiornamento del piano industriale 2021-2025, infatti, l’azienda ha previsto di investire 1,2 miliardi di euro nell’innovazione e nella digitalizzazione delle proprie infrastrutture, a conferma che questo settore è un driver strategico delle attività di Terna. Il nostro approccio verso l’innovazione è di tipo sistemico e organico, condiviso con molte realtà, tra cui università, startup, Pmi innovative e centri di ricerca: l’open innovation è il percorso da seguire e la collaborazione con Angi va proprio in questa direzione”, ha dichiarato Massimiliano Garri, direttore Innovation and Market Solutions di Terna.
Lo Smart Energy Summit ha approfondito le molteplici tematiche di tutti i settori a supporto della transizione energetica e sul Green Deal europeo, puntando sempre sul vincente binomio tra persone e innovazione, come fonti rinnovabili ed efficienza energetica, mobilità sostenibile, elettrificazione dei consumi, digitalizzazione e nuove tecnologie. Non solo. Sono stati sviscerati anche i 17 obiettivi previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu al fine di proporre una soluzione a quella che è l’attuale sfida ambientale delle smart city e della salvaguardia delle infrastrutture.
L’evento è nato, quindi, dalla volontà di analizzare le opportunità, la visione, gli investimenti in questo settore, con la testimonianza dei progetti di Terna in ambito innovazione e digitalizzazione per una rete elettrica sempre più tecnologica, efficiente e sostenibile. “I temi affrontati oggi, ovvero quello della sostenibilità e della transizione ecologica, sono sempre più centrali nell’agenda politica europea che, al fine di ottemperare ai propri compiti, ha delineato importanti strategie legislative tra cui il Green Deal. Quest’ultimo, infatti, è un ambizioso programma che mira a contrastare il cambiamento climatico e il surriscaldamento globale tramite l’adozione di misure specifiche e decisive entro il 2050. Per aver una transizione energetica di successo, sono convinto che sia fondamentale avere un tesoro europeo esclusivamente dedicato all’energia per garantire a noi tutti di vivere in una società equa e prospera con un’economia moderna e competitiva”, ha esordito Carlo Corazza, direttore degli uffici del Parlamento europeo in Italia.
“E’ stata una giornata particolarmente rilevante sotto vari punti di vista, poiché affronta compiutamente il tema della transizione ecologica e digitale che sono, di fatto, due driver, non solo della programmazione europea 21/27, ma anche del Next Generation EU. Queste tematiche, inoltre, sono state sviscerate nel migliore dei mondi, ovvero attraverso la partecipazione dei massimi interlocutori di diverse realtà: da una parte il Governo e le Istituzioni Europee, dall’altra le aziende che rappresentano i fruitori finali dei finanziamenti e i realizzatori dei progetti messi in campo in ambito ecologico. Che tutto ciò avvenga per il meglio, però, è fondamentale creare una solida alleanza tra generazioni oltre che tra pubblico e privato. Non c’è, infatti, spazio per divisioni ed è necessario che tutte le forze del Paese collaborino, per il bene dei territori, facendo leva sul proprio raggio d’azione”, ha aggiunto Francesco Tufarelli, direttore generale della presidenza del Consiglio.
Presenti allo Smart Energy Summit realtà prestigiose e opinion leader istituzionali: Francesco Naso, segretario generale di Motus-E; Marco Pietrucci, responsabile Innovation Terna; Andrea Carapellese, International Expert on Investment & Technology at Unido United Nations Industrial Development Organization; Alessandro Coppola, direttore generale Agenzia Enea; Gianpiero Ruggiero, primo tecnologo del Cnr; Sergio Brovelli, co-founder e presidente del comitato scientifico Glass To Power; Marco Di Serafino, responsabile Innovation Factory System Operator Terna; Claudio Pettinari, rettore dell’Università di Camerino e delegato alla ricerca Crui; Leonardo De Cosmo, Università Lumsa; Francesca Faggioni, Università Roma 3; William Nonnis, esperto di blockchain e sostenibilità Enea; Loris Bruzzi, co-founder e Coo Novac; Laura D’Aprile, capo dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi – Pnrr – ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. L’evento è stato moderato dal direttore di Askanews, Gianni Todini.