L’analisi del numero di ottobre del mensile diretto da Roberto Serrentino
Roma, 21 ott. (askanews) – “Alle elezioni politiche del 25 settembre, il 36% degli aventi diritto al voto ha disertato le urne. Ancora una volta il partito degli astenuti ha vinto, anzi ha stravinto perché dal 1948 ad oggi ha raggiunto il suo miglior risultato”. E’ l’incipit dell’editoriale del direttore Roberto Serrentino del numero di ottobre di Dimensione Informazione, mensile di politica, economia e società. Un numero che esce mentre nasce il nuovo governo ma che riflette sull’importanza del dato astensionistico. Se nel 2006 la partecipazione al voto è stata dell’84,2% degli aventi diritto e dell’87,25% nel 1992, all’ultima consultazione politica è letteralmente crollata al 63,9%, il dato più basso in assoluto, con un calo del 9% rispetto alle politiche del 2018. Con cause imputabili a molteplici fattori. Ne scrivono, approfondendo il tema, Antonio Misiani (Senatore, responsabile economico della Segreteria nazionale PD), con un articolo dal titolo “La destra si presenta unita e vince, ma la partecipazione al voto è crollata”; Giorgio Mulè (Deputato di Forza Italia, già Sottosegretario al Ministero della Difesa), che fa il punto su come “Dopo 11 anni, la possibilità di un governo di centrodestra forte e stabile”; Federico Freni (Deputato della Lega, già Sottosegretario al Ministero Economia e Finanze), che individua come soluzione “Pensare globale, agire locale per ritrovare il rapporto con gli elettori”; Ettore Licheri (Senatore, già portavoce al Senato del Movimento Cinque Stelle), che riflette su come “Dopo le elezioni, l’area progressista fa riferimento a Giuseppe Conte”; Lavinia Mennuni (Senatrice di Fratelli d’Italia), il cui articolo d’auspicio ha come titolo “Ci attende una stagione dura, ma riusciremo a risollevare l’Italia”; Carlo Calenda, (Senatore, Segretario di Azione), che invita ad un “Un patto generazionale, cuore del programma di Azione”. continua a leggere sul sito di riferimento