E chi resta deve restare in ufficio: stop a smart working
Roma, 3 nov. (askanews) – Elon Musk ha pronto un piano per licenziare la metà dei 7.500 dipendenti di Twitter entro domani, secondo fonti vicine al dossier citate da Ft, che confermano una notizia di Bloomberg. Il miliardario vuole tagliare circa 3.700 posti dopo l’acquisto della piattaforma social, pagata 44 miliardi di dollari, ma il numero esatto potrebbe cambiare. Inoltre Musk da lunedì vuole riportare tutti i dipendenti di Twitter in ufficio, rovesciando l’attuale policy che permette il lavoro a distanza. Musk ha già chiesto ai dipendenti del social media di lavorare 24 ore al giorni su vari progetti, tra cui quello, annunciato ieri, di introdurre un abbonamento di 8 dollari al mese per gli utenti che vogliono un account verificato, migliorare al visibilità dei loro post e vedere meno pubblicità. Ala fine della scorsa settimana, appena arrivato, il patron di Tesla ha licenziato i vertici di Twitter, tra cui il numero uno Parag Agrawal, e portato con sè un gruppo di fedelissimi, tra cui il lega personale Alex Spiro e il finanziere David Sacks. Nel weekend Musk ha chiesto a dirigenti e consulenti una lista di licenziabili, mentre altri dirigenti, come la responsabile del rapporti con la clientela Sarah Personette, hanno dato le dimissioni. Musk deve fare i conti con le preoccupazioni degli inserzionisti, la fonte della maggior parte dei ricavi di Twitter, che temono che il suo progetto di allentare le regole di moderazione dei contenuti sulla piattaforma porterà un aumento dei contenuti inappropriati. In una email inviata a un’agenzia di media, vista dal Financial Times, Twitter ha chiesto di “avere pazienza in questa fase di transizione”, aggiungendo che le politiche di moderazione dei contenuti non sono cambiate e che cerca di essere “accogliente con tutti”. In una call ieri con i migliori inserzionisti pubblicitari di Twitter, Musk ha detto che intende offrire diversi livelli di moderazione dei contenuti, simili a un sistema di classificazione dei film. continua a leggere sul sito di riferimento