Azienda del Trevigiano sarà “climate positive” già entro il 2026
Milano, 10 nov. (askanews) – L’azienda agricola Cecchetto di Tezze di Piave (Treviso) presenta il suo primo bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2021, distinguendosi come una tra le prime realtà vitivinicole venete a farlo. “Nonostante non abbiamo l’obbligo di fare reporting, nel voler promuovere un modello d’impresa ma soprattutto di filiera vitivinicola sostenibile – ha dichiarato il titolare Giorgio Cecchetto -abbiamo deciso di redigere il nostro primo Bilancio di Sostenibilità a testimonianza di una responsabilità concreta e trasparente verso l’ambiente ma soprattutto verso i nostri stakeholder, poiché tutti abbiamo l’obbligo di preservare il nostro pianeta per le future generazioni”.
Nata nel 1985, Cecchetto impiega oggi 32 collaboratori e conta 224 ettari vitati coltivati, con una produzione di 65.850 ettolitri di vino per un fatturato totale di 10,9 milioni di euro. Il mercato di maggior interesse è quello nazionale mentre le esportazioni si concentrano soprattutto in Europa ma anche negli Stati Uniti e in Australia.
Dal documento, redatto utilizzando gli standard internazionali di riferimento del Global Reporting Initiative (GRI), emerge che l’azienda punta all’obiettivo di diventare “climate positive” entro il 2026. Cecchetto spiega “di aver implementato l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, la riduzione del consumo idrico in campagna e in cantina, l’impiego di materiale riciclato o certificato FSC per il packaging, l’acquisto di attrezzature poco impattanti sull’ecosistema e la messa in opera di iniziative di riforestazione sul territorio”. Esempio recente di questa visione volta a trattenere più emissioni di CO2 rispetto a quelle derivanti dai processi produttivi, è il bosco di proprietà a Maser, sulle colline asolane, sito nell’area MAB Unesco e certificato FSC: qui sono stati piantati circa mille alberi con il coinvolgimento degli alunni della scuola media locale.
Già nel 2017 all’azienda sono state rilasciate le certificazioni di sostenibilità “Sistema di qualità nazionale produzione integrata” (Sqnpi) e “Sostenibilità nella vitivinicoltura in Italia” (Viva). “La prima garantisce un sistema agricolo di produzione basato su metodi agronomici e di difesa naturali, attenti alla preservazione della biodiversità locale. La seconda, invece, prevede ogni due anni la valutazione delle prestazioni di sostenibilità dell’azienda e lo sviluppo di piani di miglioramento per il futuro” ha spiegato l’azienda, sottolineando che per quanto riguarda l’impegno sociale sul territorio, ha organizzato insieme con l’Associazione italiana persone down (Aipd) una giornata di “vendemmia solidale” in cui i giovani hanno “lasciato la loro impronta su mille bottiglie personalizzando le etichette”.
“Oggi le aziende vitivinicole oltre a produrre vini di grande qualità, riconosciuti e premiati a livello internazionale, devono essere consapevoli del proprio impatto ambientale” ha spiegato il titolare Giorgio Cecchetto, aggiungendo che “questo significa da un lato adottare buone pratiche in vigneto e in cantina, dall’altro tutelare e preservare il territorio in cui si svolge la propria attività, coinvolgendo ed educando alla responsabilità le comunità locali su tematiche legate alla crisi climatica”.