Autorità di Urumqi annunciano revoca graduale restrizioni
Roma, 26 nov. (askanews) – Le autorità cinesi di Urumqi, nella provincia occidentale dello Xinjiang, hanno annunciato oggi un allentamento a fasi del lockdown anti-Covid dopo le dure proteste innescate da un incendio che avrebbe provocato dieci morti.
Secondo quanto scrive il South China Morning Post, l’annuncio è arrivato dopo che è emerso un video che mostrava i residenti in piazza nel capoluogo della regione autonoma inscenare una dura protesta. Il video è stato poi censurato. Altri video mostravano anche disordini con la polizia.
Questi video hanno provocato un’ondata di post sdegnati sui social media cinesi che potrebbero aver convinto le autorità ad annunciare un allentamento.
Sono almeno tre mesi che i cittadini dello Xinjiang vivono un duro lockdown dettato dalla politica Zero Covid voluta da Pechino. La regione autonoma è già inquieta di suo, essendo abitata da 10 milioni di uiguro musulmani che, secondo gli USA, gli Onu e diverse ong, sono sottoposti a una pesante repressione, che Pechino però nega.
L’incendio – anche questo emerso in video – sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. È scoppiato giovedì al 15mo piano fino al 17mo di un alto edificio e ci sono volute oltre quattro ore per domarlo.
Sebbene le autorità abbiano sostenuto che il palazzo non era sottoposto a lockdown, molti residenti hanno affermato che proprio le restrizioni hanno contribuito a rendere più pesante il bilancio delle vittime. Secondo utenti internet, i blocchi collocati per tenere dentro i residenti hanno anche tenuto fuori per un tempo interminabile i mezzi di soccorso. Non solo: un funzionario ha avuto anche la pessima idea di sostenere che le vittime si sarebbero salvate se avessero imparato meglio le tecniche da applicare in questi casi.