ROMA – “Nel corso del mio intervento ho parlato dell’importanza della formazione nell’ambito della cybersicurezza. Quando si parla di cybersecurity si parla sempre di ‘skill shortage’, talenti che mancano. E anche l’Italia fa fatica a rispondere alla minaccia informatica”. Lo ha spiegato il professor Antonio Capobianco, ceo di Fata Informatica e docente di Ethical Hacking presso l’Università eCampus, a margine della V edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit, organizzato a Roma dall’Associazione nazionale giovani innovatori (Angi) presso l’Aula Magna di UniMarconi, in partnership con Alé Comunicazione, Associso-Associazione Nazionale Chief Information Security Officer, l’Università degli Studi Guglielmo Marconi e gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia.
CAPOBIANCO: “FATA INFORMATICA È IN GRADO DI EROGARE CERTIFICAZIONI RICONOSCIUTE A LIVELLO INTERNAZIONALE”
“Fata Informatica- ha proseguito- cerca di supplire a questa carenza grazie alla sua Academy, in cui facciamo formazione. Una academy estremamente specialistica per ethical hacker, analisti forensi e soch specialist”. “Oltre a questo- ha concluso il professor Capobianco- da quest’anno siamo diventati un organismo internazionale di certificazioni: Fata Informatica è in grado di erogare certificazioni riconosciute a livello internazionale, in questo momento le uniche rispondenti alle normative europee ed italiane per ciò che riguarda l’ethical hacker, l’analisi forense, i soch specialist e per le figure manageriali, in questo caso il Chief Information Security Office, Ciso”.
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