È stato presentato presso la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo il libro “L’Oro di Scampia” di Gianni Maddaloni. Hanno partecipato insieme all’autore, Alessandra Clemente, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli, Giovandomenico Lepore, ex Procuratore della Repubblica di Napoli, Pino Maddaloni, campione olimpico a Sydney 2000, Susy Cimminiello, sorella di Gianluca, vittima innocente della camorra, e il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, Amedeo Manzo. Presenti in sala gli atleti della Star Judo Club di Scampia, gestita da Maddaloni, e 40 alunni della scuola media Tito Minniti di Napoli.

Nel cuore di Scampia, tra spaccio e degrado sociale, c’è una palestra di judo che prova a sfornare campioni nella vita. È quella che gestisce dal 2004 Gianni Maddaloni e che offre corsi gratuiti a tanti ragazzi, spesso figli di padri in galera e madri disoccupate; oppure extracomunitari e ragazzi con disabilità che si allenano nella palestra dov’è cresciuto Pino, figlio di Gianni e oro olimpico a Sydney 2000. È la storia del maestro Maddaloni, raccontata nel libro “L’oro di Scampia” edito da Baldini&Castoldi e scritto in collaborazione con il giornalista Marco Caiazzo. “In questo libro ci sono i miei sogni, le mie sofferenze, le mie vittorie sociali e sportive – spiega Gianni Maddaloni – devo ringraziare il presidente del Coni, Giovanni Malagò, una brava persona che mi ha aiutato e a cui ho parlato del mio progetto della cittadella dello sport di Scampia nell’ex caserma Boscariello. È il mio sogno”.

Lo stesso Malagò ha parlato della realtà di Maddaloni in numerose occasioni pubbliche. “Una delle primissime cose che ho fatto da presidente del Coni è stato andare da Gianni e toccare con mano questa realtà – ricorda Malagò -. La cittadella dello sport? L’ostacolo non sono i soldi, ho già delle aziende pronte a investire, ma la burocrazia. Si potrebbe anche pensare di farla diventare un liceo sportivo”.

Lo scorso 15 dicembre Maddaloni ha incontrato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, insegnandogli l’inchino del judo e l’o-goshi, la tecnica ad anca. “Ho chiesto al premier di stare al nostro fianco – ha detto Maddaloni – Le periferie hanno bisogno di attenzione, il mio progetto è chiaro: la cittadella dello sport a Scampia permetterebbe di togliere diecimila bambini dalla strada, di creare un grande polo con spazi per mamme ed anziani e strutture mediche per la prevenzione dei tumori”.